Carlo Adinolfi, l'edicolante, il tabaccaio

Carlo Adinolfi, l'edicolante, il tabaccaio

Il 16 maggio scorso il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha incontrato i familiari di Carlo Adinolfi donando loro targhe commemorative e ricordando, con un encomio, lo storico edicolante-tabaccaio, per decenni titolare dell'edicola-tabaccheria situata sotto i portici di Palazzo di Città. Una vera istituzione della Città di Salerno, spentosi nel settembre 2021.

 

Un front office preciso e puntuale

Adinolfi era tra le memorie storiche della città, titolare per decenni della rivendita di giornali e tabacchi numero 5, che il padre Matteo aveva aperto nel 1923 proprio sotto al Municipio. Il quell'edicola il Comune aveva, per certi versi, un ufficio aggiunto per le relazioni con il pubblico: quanti salernitani chiedevano dove svolgere questa o quella pratica, dove incontrare un assessore o un consigliere. L'edicolante aveva una risposta certa per tutti. “Carlo Adinolfi - ha ricordato il sindaco Napoli - non è stato solo impegnato nel commercio di tabacchi ma ha rappresentato una specie di front office per le informazioni e delucidazioni sempre pronto a fornire a chiunque gliele chiedesse. Vendendo giornali, poi, era aggiornatissimo, e spesso davanti al suo negozio c'era il capannello di persone che discutevano di attualità”.

 

Un vero signore, un uomo di fiducia

La sua signorilità era proverbiale così come la sua lealtà. C'è un aneddoto che la descrive bene. Ai tempi del sindaco Alberto Clarizia, primo cittadino dal 1979 al 1980 e dal 1982 al 1984, i vigili urbani scioperarono e non si riusciva a capire chi dovesse chiudere il comune. “Date le chiavi a Carlo Adinolfi e stiamo tranquilli”, ordinò Clarizia. La figura di Adinolfi è, tra l'altro, ricordata con una targa all'ingresso del Museo della Tabaccheria di Roma. 

 

Un ragazzo del '43

Alla sua morte, lo ha voluto ricordare anche il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale, istituzione della quale era storico amico. Adinolfi era un ragazzo del '43, testimone dello sbarco degli Alleati, che liberarono Salerno. Visse il tempo dei bombardamenti di quell'estate così come i mesi di Salerno Capitale.