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Agostino Di Bartolomei, quel 10 rimasto leggenda

Agostino Di Bartolomei, quel 10 rimasto leggenda

Il 30 maggio scorso tutta Italia ha ricordato il grande Agostino Di Bartolomei a trent'anni dalla morte, avvenuta a Castellabate in questo giorno del 1994 (volutamente non parleremo di quel tragico 30 maggio 1994). “Ago, Ago, Agostino”, cantava la Curva Sud dello Stadio Vestuti per la quale quel numero 10, uomo schivo e silenzioso, grande professionista e signore fuori e dentro al campo, è rimasto leggenda.

 

Bruno Carmando e la sua casa allo Stadio Vestuti

Bruno Carmando e la sua casa allo Stadio Vestuti

Era il 1964 quando il giovane Bruno Carmando prese il posto di Alberto Fresa come massaggiatore della Salernitana. Era un sogno per chi, in pratica, era nato allo stadio Vestuti, del quale papà Angelo, scomparso nel 1954, era custode.

Carmine Rinaldi, il Siberiano

Carmine Rinaldi, il Siberiano

Il 12 aprile 2010 morì improvvisamente, a 46 anni, Carmine Rinaldi, per tutti “Il siberiano”, vera e propria leggenda ultras per i tifosi della Salernitana e per quelli di altre squadre. Su di lui tanti ricordi come quello di quando, da solo contro dieci tifosi avversari, riuscì a proteggere uno striscione dei Granata. L'immagine più ricorrente nella mente di ognuno è quella con la maglia bianca della Salernitana a maniche corte, con il numero 15 sulle spalle, e sul petto lo sponsor storico: Antonio Amato.

Andrea Sabatino e la scalinatella della bontà, la rosticceria di Salerno

Andrea Sabatino e la scalinatella della bontà, la rosticceria di Salerno

Era il 1948 quando Andrea Sabatino, classe 1931, fondò, insieme alla mamma Emilia e ai fratelli Peppino e Giovanni, la leggendaria rosticceria salernitana, ancora oggi sosta obbligata per i veri salernitani e per i turisti. Calzoni fritti con la scarola o la mozzarella, pizzette, crocché. Don Andrea se ne andò l'11 marzo 2016, ma Salerno non ha mai dimenticato la sua arte. C'è un salernitano che non abbia mai provato quelle bontà?

Il fante Matteo Pecoraro e il suo ritorno a casa 63 anni dopo

Il fante Matteo Pecoraro e il suo ritorno a casa 63 anni dopo

Un documentario Rai del regista Bruno di Marcello (ne è anche sceneggiatore e produttore insieme a Nicola Pecoraro), presentato il 24 gennaio scorso nel salone dei marmi di Palazzo di Città, ricorda la figura di Matteo Pecoraro, un fante salernitano che, durante la Seconda guerra mondiale, morì in battaglia a Bregu Psarit, piccolo villaggio di montagna che si trova nella parte meridionale dell'Albania.

Don Enzo Quaglia, un padre

Don Enzo Quaglia, un padre

Il conflitto mondiale era appena finito lasciando, sul terreno, dolore e distruzione anche a Salerno.

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