La Fu Salerno: Antonio Spatuzzi

La Fu Salerno: Antonio Spatuzzi

Da oggi, sul sito web Onoranze Funebri Pergola, sarà presente una nuova rubrica, dedicata ai personaggi che hanno lasciato un segno nella storia di Salerno, la città in cui operiamo da oltre 100 anni. La rubrica s'intitolerà “La Fu Salerno” e racconterà aneddoti su alcune figure che, in un’epoca ormai passata, hanno fatto parlare di sé, in alcuni casi per i loro comportamenti estrosi e singolari, in altri per i loro meriti. Si tratta, in molti casi, di persone semplici, eppure capaci di entrare nel cuore delle persone e di rimanerci anche ora, dopo la loro scomparsa.

Questo primo articolo della rubrica “La Fu Salerno” è dedicato ad Antonio Spatuzzi, diventato famoso a Salerno negli anni Settanta per l’abitudine di recarsi nei ristoranti, mangiare e poi andare via senza aver pagato il conto. Era l'incubo dei migliori ristoranti di Salerno. Tutti lo conoscevano, ma lui aveva l'arte della furbizia e riusciva ad abbindolare il malcapitato di turno.

Antonio Spatuzzi: mangiava nei migliori ristoranti senza pagare il conto

La sua fama fu così vasta che il “Roma”, quotidiano celebre, il primo dell'Italia Post unitaria, fondato nel 1862, volle dedicargli un intero articolo di costume ed, ancora oggi, alcuni gruppi facebook che raccontano la storia di Salerno (ad esempio “Salerno Archivio”) continuano a parlarne.
Ma qual era la strategia di Antonio? Il nostro personaggio entrava nei ristoranti di Salerno (e non solo), si sedeva comodamente al tavolo, leggeva il menu, selezionava con cura antipasti, primi e secondi, metteva al collo un bel tovagliolo per non sporcarsi e, inforcate le posate, degustava ogni prelibatezze nel piatto. Un autentico buongustaio.

La bizzarra telefonata alla polizia

Non di rado, dopo aver consumato, chiedeva di salutare lo chef per complimentarsi del suo estro culinario. Quando poi arrivava il momento di pagare il conto, l'astuto Antonio chiedeva di fare una telefonata. Il ristoratore non avrebbe mai capito a chi fosse rivolta quella chiamata. Alla polizia. Il furbo avventore dichiarava agli agenti, senza giri di parole, che non aveva una lira per pagare il conto. Finiva in prigione, al fresco per qualche giorno? Certo che no. La strategia era perfetta. Antonio esibiva con fierezza una certificazione di malattia dell'ospedale psichiatrico di Nocera.
Les jeux sont faits.

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