Francesco D'Acunto, classe 1916, era un personaggio popolarissimo del centro storico di Salerno, che a inizio Novecento era un mondo a parte, abitato da personaggi che sembravano usciti da un romanzo o dalla commedia dell'arte.
Si chiamava Maria, o forse Rosa, altri dicono “Nucctella” e attendeva non si sa chi o cosa, seduta su una colonna d'ingresso della sede delle Poste centrali di Salerno.
Vi raccontiamo la storia del sindaco Alfonso Menna, un uomo e un politico che rivoluzionò la città di Salerno.
In questo articolo vi raccontiamo la storia di Raffaella La Crociera, una giovane poetessa romana che con i suoi versi aiutò la città di Salerno a raccogliere fondi per far fronte ai danni dell’alluvione del 1954.
Oggi dedichiamo la rubrica Fu Salerno all’arcivescovo Nicola Monterisi (Barletta 1867-Salerno 1944), simbolo di coraggio e di libertà di pensiero, che guidò la diocesi di Salerno dal 5 ottobre 1929 al 30 marzo 1944, giorno della sua morte.
“Federico Alberto Wenner, venuto nel 1835 dalla natia San Gallo, ricco di propositi più che di beni in questa valle irrigua fatta per lui cospicua sede di industrie fiorenti, orgoglio e vigore della contrada, mostrò come tenacia ed alacrità di volere e di lavoro siano potenti leve di degna fortuna non invidiata ma benedetta”. Così recita una lapide, che nel 1902, il Comune di Pellezzano volle dedicare a Fiedrich Albert Wenner, origini tedesche, figlio di George Albrecht che, da rappresentante, divenne socio della ditta tessile “Barelocher&Co.” di San Gallo, in Svizzera.