Il 16 maggio scorso il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha incontrato i familiari di Carlo Adinolfi donando loro targhe commemorative e ricordando, con un encomio, lo storico edicolante-tabaccaio, per decenni titolare dell'edicola-tabaccheria situata sotto i portici di Palazzo di Città. Una vera istituzione della Città di Salerno, spentosi nel settembre 2021.
Non c'è bambino degli anni Cinquanta, Sessanta e fino ai Novanta che non lo ricordi, soprattutto non c'è bambino che non ricordi il suono del suo fischietto con il quale chiamava tutti a raccolta.
Sono passati quindici anni – scomparve il 27 marzo 2008 – da quando Salerno ha perso un artista vero come Aniello Torretta, pittore espressionista con un profondo senso della libertà. Lo chiamavano “Controsenso” perché, in sella alla sua bicicletta o al suo motorino, imboccava puntualmente in contromano le strade che attraversava tra San Leonardo e la zona orientale.
Il civico 64 di via Trento, a Pastena, ospitò per dodici anni, dal 1968 al 1980, uno dei più grandi scrittori del Novecento, quel Sàndor Márai, nato a Kosice, in Ungheria, nell'aprile l'11 aprile 1900 e fiero oppositore prima del regime nazista, che governò il Paese durante la Seconda Guerra Mondiale, e poi del regime comunista che subentrò.
Uno degli strumenti indispensabili per conoscere la Salerno di inizio Novecento è l'archivio privato dell'ingegnere Michele De Angelis, che da qualche anno l'Archivio di Stato di Salerno ha acquisito e reso fruibile dalla cittadinanza.
Il nome dell'attrice Beatrice Vitoldi non dirà molto a qualcuno, ma il suo volto e la sua unica interpretazione restano celebri nella storia del cinema mondiale.